Questo qui è un po' un momentaccio per me, se non altro un momento un po' delicato, in cui tante cose sono sospese, alcune in attesa di una mia decisione, per altre non dipende da me... Il punto è che io odio le cose sospese, perché sono nata completamente priva di pazienza. È per questo che arrivo in ritardo ovunque, quando arrivo in anticipo e mi tocca aspettare mi sale l'ansia.
Quando ad aspettare sono costretta, di solito mi assalgono i pensieri più bui e mi prende lo sconforto.
È da venerdì che sto così... domani ho una visita che potrebbe/dovrebbe dare una risposta a una delle tante cose sospese (niente di grave, però la domanda mi sta molto a cuore), e una delle possibili risposte potrebbe confermare un timore che non mi ha mai lasciato negli ultimi 10 anni.
A parte la mia famiglia, non ne sa quasi niente nessuno tra i miei amici, su queste cose tendo a essere un po' riservata... ne ho parlato soltanto con la mia amica P che ci è passata e ci sta passando, ma anche lei è in attesa di una risposta domani, anche più risolutiva della mia, quindi non è che possa proprio assillarla con la mia ansia in questo momento.
Non che parlarne con Bianconiglio non mi basti, anzi, ma lui lo vive ogni giorno sulla sua pelle questo mio momentaccio, ed è già abbastanza preoccupato così... metteteci che i miei ne hanno che basta anche loro in questo momento... insomma avrei parlato volentieri con un amico/a, magari senza scendere nei dettagli, giusto per avere un po' di contatto umano, non necessariamente volevo lagnarmi, mi bastava anche una chiacchiera tanto per sentirmi un po' meno sola...
Ma, appunto, scelgo sempre il momento sbagliato: ho provato a chiamare MP venerdì pomeriggio, ma era all'estero e non aveva credito nel telefono, come dicevo ho sentito velocemente P ma lei sta peggio di me e in più ha mille cose da fare con scadenze ravvicinate, oggi ho provato a sentire via chat C, ma anche lei ha un extra carico di lavoro e mi ha proposto di risentirci una di queste sere, G poi si fa vivo molto raramente, l'ho sentito per chiedergli una consulenza di lavoro venerdì ma poi mi ha liquidata perché aspettava per il weekend C e L e doveva sistemare casa.
Ovviamente a nessuno di loro ho detto: sto di cacca e ho un gran bisogno di un amico in questo momento, anzi ho detto "no, volevo solo salutarti/chiederti 'sta cosa, ci possiamo sentire quando vuoi" ma non è vero, io avrei avuto bisogno di loro ora, oggi, che mi pare il tempo non passi mai, che sono terrorizzata di cosa mi dirà il medico domani, ché mi viene male all'idea che ci devo andare da sola, perché Bianconiglio non può prendere altre ferie, ché ho paura che mi scappi la lacrima se la risposta è quella che temo, che vorrei domani non arrivasse mai per non sentirla, che vivo in questa città del cavolo in cui non ho nessunonessuno a parte Bianconiglio, che sono così stanca di arrancare ogni giorno sentendomi sempre peggio, e che mi sento così ebete a scrivere in un blog che non legge nessuno cose che non sono capace di dire agli amici più cari.
Appunto, io non ho detto che sto male e ho bisogno di loro, però penso che se uno ti chiede come stai e tu rispondi al solito, oppure palesemente cambi discorso senza rispondere, forse un dubbio ti dovrebbe venire... non dico a ciascuno di loro, ma possibile che a neanche uno sia venuto in mente di approfondire? Non è che io voglia autoelogiarmi (e comunque anche se fosse, tanto chi mi legge?), ma a me sembra di fare attenzione a queste cose, e ne ho passate di ore ad ascoltare G che ha casini molto seri, e, così come lui, ho ascoltato tanta altra gente, per ore, anche ripetere le stesse cose, a cui io non sapevo rispondere, ma capivo che a loro serviva tirarle fuori, l'ho fatto persino con la non-amica C prima che trovasse il suo cavernicolo, e non rinnego quei momenti di ascolto, tutt'altro, hanno arricchito sicuramente anche me e io ho scelto liberamente di mettere a disposizione il mio cuore, le mie orecchie e il mio tempo... però ora vorrei anche io un cuore, delle orecchie e del tempo a cui rivolgermi per avere un po' di conforto, e invece non ce l'ho...
In più continuo a sognarmi il mio ex, dopo sei anni che ci siamo lasciati, ma che a quanto pare per lui non sono quasi passati, visto che ha avuto uno shock alla notizia che mi sposavo e ha evitato di partecipare al matrimonio di L e R per non incontrarmi... e quindi io me lo sogno che piange e sta ancora male per colpa mia, e allora piango anche io e mi sento una schifezza, e poi mi sveglio e lo racconto a Fra che mi dice che non posso vivere portandomi dietro anche il fardello di sto senso di colpa, ché altrimenti comincia a sentirsi in colpa anche lui...
E poi la notte non dormo e mi tormento, ore e ore con la testa che gira a 1000 e quando mi guardo allo specchio la mattina mi sembra mi siano caduti addosso 10 anni, ho il viso stanco e segnato, e hai voglia a mettere il fondotinta di Shu Uemura che costa un occhio della testa, gli occhi gonfi non spariscono mai...
E mi viene da piangere anche adesso che sono in ufficio...
Insomma che due palle di post, una lagna continua, meglio che chiuda qui, e vada a rintronarmi la testa con un bell'articolo tecnico... l'unica cosa che ancora mi piace della matematica è che quando riesco a concentrarmi proprio bene quasi quasi mi convinco che la vita possa funzionare come la dimostrazione di un teorema: prima provi varie strade che si rivelano cieche, ma poi trovi quella giusta e miracolosamente torna tutto e tutti i tasselli vanno al posto giusto e il senso di compiutezza e connessione logica dà soddisfazione quasi quanto un orgasmo. Probabilmente questo lavoro ha smesso di piacermi quando ho scoperto che ci sono teoremi che provi a dimostrare per sempre senza trovare la via giusta, e quindi pure in matematica ti tocca avere una pazienza infinita.
Quando ad aspettare sono costretta, di solito mi assalgono i pensieri più bui e mi prende lo sconforto.
È da venerdì che sto così... domani ho una visita che potrebbe/dovrebbe dare una risposta a una delle tante cose sospese (niente di grave, però la domanda mi sta molto a cuore), e una delle possibili risposte potrebbe confermare un timore che non mi ha mai lasciato negli ultimi 10 anni.
A parte la mia famiglia, non ne sa quasi niente nessuno tra i miei amici, su queste cose tendo a essere un po' riservata... ne ho parlato soltanto con la mia amica P che ci è passata e ci sta passando, ma anche lei è in attesa di una risposta domani, anche più risolutiva della mia, quindi non è che possa proprio assillarla con la mia ansia in questo momento.
Non che parlarne con Bianconiglio non mi basti, anzi, ma lui lo vive ogni giorno sulla sua pelle questo mio momentaccio, ed è già abbastanza preoccupato così... metteteci che i miei ne hanno che basta anche loro in questo momento... insomma avrei parlato volentieri con un amico/a, magari senza scendere nei dettagli, giusto per avere un po' di contatto umano, non necessariamente volevo lagnarmi, mi bastava anche una chiacchiera tanto per sentirmi un po' meno sola...
Ma, appunto, scelgo sempre il momento sbagliato: ho provato a chiamare MP venerdì pomeriggio, ma era all'estero e non aveva credito nel telefono, come dicevo ho sentito velocemente P ma lei sta peggio di me e in più ha mille cose da fare con scadenze ravvicinate, oggi ho provato a sentire via chat C, ma anche lei ha un extra carico di lavoro e mi ha proposto di risentirci una di queste sere, G poi si fa vivo molto raramente, l'ho sentito per chiedergli una consulenza di lavoro venerdì ma poi mi ha liquidata perché aspettava per il weekend C e L e doveva sistemare casa.
Ovviamente a nessuno di loro ho detto: sto di cacca e ho un gran bisogno di un amico in questo momento, anzi ho detto "no, volevo solo salutarti/chiederti 'sta cosa, ci possiamo sentire quando vuoi" ma non è vero, io avrei avuto bisogno di loro ora, oggi, che mi pare il tempo non passi mai, che sono terrorizzata di cosa mi dirà il medico domani, ché mi viene male all'idea che ci devo andare da sola, perché Bianconiglio non può prendere altre ferie, ché ho paura che mi scappi la lacrima se la risposta è quella che temo, che vorrei domani non arrivasse mai per non sentirla, che vivo in questa città del cavolo in cui non ho nessunonessuno a parte Bianconiglio, che sono così stanca di arrancare ogni giorno sentendomi sempre peggio, e che mi sento così ebete a scrivere in un blog che non legge nessuno cose che non sono capace di dire agli amici più cari.
Appunto, io non ho detto che sto male e ho bisogno di loro, però penso che se uno ti chiede come stai e tu rispondi al solito, oppure palesemente cambi discorso senza rispondere, forse un dubbio ti dovrebbe venire... non dico a ciascuno di loro, ma possibile che a neanche uno sia venuto in mente di approfondire? Non è che io voglia autoelogiarmi (e comunque anche se fosse, tanto chi mi legge?), ma a me sembra di fare attenzione a queste cose, e ne ho passate di ore ad ascoltare G che ha casini molto seri, e, così come lui, ho ascoltato tanta altra gente, per ore, anche ripetere le stesse cose, a cui io non sapevo rispondere, ma capivo che a loro serviva tirarle fuori, l'ho fatto persino con la non-amica C prima che trovasse il suo cavernicolo, e non rinnego quei momenti di ascolto, tutt'altro, hanno arricchito sicuramente anche me e io ho scelto liberamente di mettere a disposizione il mio cuore, le mie orecchie e il mio tempo... però ora vorrei anche io un cuore, delle orecchie e del tempo a cui rivolgermi per avere un po' di conforto, e invece non ce l'ho...
In più continuo a sognarmi il mio ex, dopo sei anni che ci siamo lasciati, ma che a quanto pare per lui non sono quasi passati, visto che ha avuto uno shock alla notizia che mi sposavo e ha evitato di partecipare al matrimonio di L e R per non incontrarmi... e quindi io me lo sogno che piange e sta ancora male per colpa mia, e allora piango anche io e mi sento una schifezza, e poi mi sveglio e lo racconto a Fra che mi dice che non posso vivere portandomi dietro anche il fardello di sto senso di colpa, ché altrimenti comincia a sentirsi in colpa anche lui...
E poi la notte non dormo e mi tormento, ore e ore con la testa che gira a 1000 e quando mi guardo allo specchio la mattina mi sembra mi siano caduti addosso 10 anni, ho il viso stanco e segnato, e hai voglia a mettere il fondotinta di Shu Uemura che costa un occhio della testa, gli occhi gonfi non spariscono mai...
E mi viene da piangere anche adesso che sono in ufficio...
Insomma che due palle di post, una lagna continua, meglio che chiuda qui, e vada a rintronarmi la testa con un bell'articolo tecnico... l'unica cosa che ancora mi piace della matematica è che quando riesco a concentrarmi proprio bene quasi quasi mi convinco che la vita possa funzionare come la dimostrazione di un teorema: prima provi varie strade che si rivelano cieche, ma poi trovi quella giusta e miracolosamente torna tutto e tutti i tasselli vanno al posto giusto e il senso di compiutezza e connessione logica dà soddisfazione quasi quanto un orgasmo. Probabilmente questo lavoro ha smesso di piacermi quando ho scoperto che ci sono teoremi che provi a dimostrare per sempre senza trovare la via giusta, e quindi pure in matematica ti tocca avere una pazienza infinita.
io ti leggo.
RispondiEliminaMi spiace sentirti triste e spaventata.
Non credo pero' che tu sia sola, bisogna solo saper chiedere una mano agli amici.
Penso che se tu avessi detto ad "una delle iniziali" che avevi bisogno di un abbraccio nessuno te lo avrebbe negato.
E poi, se vuoi, io sono qui. Amica telematica va bene comunque??
Cara Lara, grazie per le tue parole di conforto... si', forse e' vero, avrei potuto chiedere aiuto piu' esplicitamente, pero' a volte e' difficile, diciamo che ho provato piu' volte a dire che non e' un buon periodo per me e a far capire che sto male, penso solo che io al posto loro forse mi sarei chiesta se questo periodo fosse passato o se invece dietro il mio "sto come al solito" non ci fosse qualcosa di piu'... e avevo bisogno esattamente di questo, perche' a volte aprirsi e' difficile e ci vuole un aiutino da che ti vuole bene... comunque domani forse avro' qualche risposta e vedremo cosa fare.
RispondiEliminaGrazie davvero per il tuo commento, amiche telematiche allora! ;)
Anche io sarei andata oltre al tuo "non è un buon periodo", ti avrei inchiodata al muro fino a quando non mi avessi detto cosa c'era sotto.
RispondiEliminaMa ognuno è diverso..
Incrocio le dita per il tuo risultato, fammi sapere.
Cara Lara, alla fine e' andata meno peggio del previsto, pare che non ci siano cose preoccupanti, almeno per ora. Ho tirato un sospirone di sollievo... Volevo ringraziarti ancora perche' i tuoi messaggi mi sono stati davvero di aiuto. Ma tu hai un blog? In ogni caso spero ripasserai di qui! Un bacione
RispondiEliminabene,bene!sono contenta.
RispondiEliminaOggi alle 16 sono passata, volevo scriverti ancora ma avevo paura di passare per uno stalker!! ehehhe!!
e' bello la sensazione di pace dopo tante notti in bianco!
Questa sera dormi, mi raccomando!!
Si, ci sono anche io sul blog: in piena contraddizione!!
http://meglio-un-gatto.blogspot.com/
Ciao! grazie per il messaggio sul mio blog, mi ha tirato su di morale.
RispondiEliminaCondivido tutto quello che hai scritto in questo post, perchè è quello che sto passando e sentendo io (compresi problemoi di salute... a proposito, meno male che la tua visita è andata bene :-))
E' brutto avere bisogno di qualcuno , di fare 2 chiacchere, di avere una parola di conforto , e scoprire che il momento è assolutamente sbagliato...
E' brutto avere situazioni in sospeso, non sapere cosa è successo di preciso e perchè l'altra persona ti ha girato le spalle senza motivo apparente dall'oggi al domani...
Vivo tra 3 città... conosco tanta gente ma... a volte mi sento perennemente sospesa nel nulla... e il periodo non è dei migliori... però, come dice la mia amica D. nella terra dei canguri... girl, CHIN UP and go on!
A presto
Jackie