giovedì 16 dicembre 2010

Alice e Bianconiglio a Torino

Per il mio compleanno, Bianconiglio mi ha regalato una mini-vacanza a Torino. Perche' Torino? Beh, primo non ci eravamo mai stati (anche se Bianconiglio ci aveva dormito una notte, alla stazione di Porta Nuova, quando era giovane in occasione di un concerto degli U2), poi ci si puo' andare in treno (no, non e' che i viaggi in treno ci manchino durante le vacanze, solo e' piu' facile da organizzare dell'aereo), e infine era da un po' che raccoglievamo pareri molto positivi sulla citta'. E devo dire che avevano proprio ragione. Torino ci ha conquistato: ci ha dato l'idea di una citta' cosi' viva, piena di nuovi fermenti, con tanti giovani, con tante idee, una citta' che ha infuso in noi, in me specialmente, un senso di speranza, l'idea che forse i giovani, la gente di buona volonta' in generale, forse davvero puo' cambiare le cose... e dopo i fatti di ieri a questa speranza mi voglio proprio aggrappare...

Come al solito, nei nostri viaggi l'aspetto gastronomico e' quello a cui facciamo piu' attenzione (con qualche senso di colpa, ma non resistiamo mai). E devo dire che questa volta ci sarebbero davvero voluti sei pasti al giorno per soddisfare la nostra voglia di assaggiare cose tipiche: l'insalata russa, con tonno e non, le acciughe, il vitello tonnato, gli agnolotti, i formaggi, i tajarin, il bonet, la torta festivo di Pfatisch, il bicerin e cioccolato, cioccolato, cioccolato... che meraviglia. Per smaltire tutte le leccornie, abbiamo camminato e camminato senza posa, l'inverno ormai alle porte ci ha regalato tre giorni di sole meraviglioso, scintillante sulle cime innevate delle Alpi che sembrano a pochi passi dal centro della citta'.

Abbiamo visitato il Museo del Cinema, dentro la mole antonelliana. Davvero molto divertente, con tante foto di attori e set di film famosi, ma soprattutto la parte finale del percorso: si sbuca al centro della mole e un percorso sale a chiocciola lungo le pareti della cupola; in mezzo alla stanza, c'e' l'ascensore che porta in cima alla torre (peccato che fosse in manutenzione). Appena ho visto la stanza, ho avuto una sporta di deja vu...






Either the well was very deep, or she fell very slowly, for she had plenty of time as she went down to look about her and to wonder what was going to happen next. First, she tried to look down and make out what she was coming to, but it was too dark to see anything; then she looked at the sides of the well, and noticed that they were filled with cupboards and book-shelves; here and there she saw maps and pictures hung upon pegs. She took down a jar from one of the shelves as she passed; it was labelled `ORANGE MARMALADE', but to her great disappointment it was empty: she did not like to drop the jar for fear of killing somebody, so managed to put it into one of the cupboards as she fell past it. (Alice's Adventures in Wonderland, Lewis Carroll)

Giuro, e' stato bellissimo, mi sono ritrovata all'interno della fiaba in un secondo, peccato che la foto sia troppo buia per rendere l'idea.




Abbiamo fatto una piccola gita alla reggia di Venaria, ci e' piaciuta molto l'architettura, anche se per me la visita e' stata un po' lunga e mi ha messo una gran fame, ovviamente ;) peccato soltanto che il giardino fosse in manutenzione, ma ci siamo ripromessi di ritornare in primavera, deve essere una meraviglia con tutte le aiuole fiorite!
Qui sembra che Bianconiglio stia per essere rapito dagli alieni, della serie vieni verso la luce.
























Posto qualche altra foto, tra cui una di una gastronomia carinissima (Cibo Container, Corso Guglielmo Marconi 33) e di una vetrina di una pasticceria fantastica, ma non ricordo quale delle tante.



                             





Siamo tornati a casa carichi di doni di Natale, soprattutto golosi, cosi' tanti che siamo stati incerti se comprare un'altra valigia per trasportarli :)
Ora filo a nanna, che' sono da sola stasera (Bianconiglio e' alla cena di Natale dell'azienda) e in piu' domattina devo fare lezione.


Alice

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