giovedì 31 marzo 2011

Buon Compleanno, Nonna Bruna!

Oggi è il compleanno della mia nonna materna. Nonna Bruna compie 84 anni. Non è facile fare regali a mia nonna, e questa volta sono proprio a corto di idee.

Quindi ho pensato di regalarle questo post. E di raccontarvi qualcosa di lei. O meglio di noi due e dei nostri ricordi insieme.

Credo che uno dei primi ricordi nitidi che ho, associati a mia nonna, sia di un pomeriggio d'inverno, a casa sua, in salotto: come sempre a quell'ora, la nonna ascoltava (più che guardarla) la tv, in piedi, appoggiata al termosifone dietro la porta e mangiava una mela golden con la buccia e tutto, in tv c'era credo il telegiornale, vi ricordate quella musica tipo carosello che lo precedeva negli anni ottanta? Ecco, in quel momento io mi accorgo che mi dondola un dente. Ora dovete sapere che una delle storie preferite di mia mamma sulla sua infanzia riguarda proprio i denti da latte. Sostiene che appena dondolavano un minimo mia nonna insisteva per strapparli, probabilmente preoccupata che lei inavvertitamente li ingoiasse. E mia nonna ha le mani più lunghe e forti che io abbia mai visto in una donna... immobilizzava mia mamma tra le sue ginocchia, poi le infilava due dita in bocca e con una presa d'acciaio estraeva in un baleno il dente incriminato. Be', al secondo dentino dondolante mia mamma racconta di essere fuggita sull'argine che c'è dietro casa urlando come un'ossessa per muovere a pietà qualche vicino che la salvasse dall'estrazione. Credo che mi abbiano raccontato questa storia solo in seguito, perche' quel pomeriggio d'inverno io aprii la bocca fiduciosa e mi feci strappare senza un lamento il dente dondolante, e non mi fece nemmeno male. Quando mia madre venne a riprendermi ci restò un pò male, e disse:"Ma come, ieri nemmeno si muoveva, le avrai fatto male", e io mi sentii molto coraggiosa e anche un po' più grande...

A questo primo ricordo se ne aggiungono tanti, legati alle estati passate a giocare nel suo giardino, con tutti quei gatti, a volte anche con mio cugino (una peste insopportabile), alla merenda più buona del mondo per me, una schiacciata di pane al latte farcita con burro e zucchero, alle (poche a dire il vero) notti in cui restavo a dormire da lei: il nonno veniva spedito nel vecchio letto di mia madre, e la nonna ed io ci sistemavamo del lettone e io la ascoltavo per ore raccontarmi della sua infanzia, delle avventure in campagna con le sue sorelle, della guerra, dell'incontro col nonno...non mi addormentavo mai!

Mia nonna nel mio immaginario è lasagne sottilissime ai carciofi e piselli, crostata di pere con la crema, gli orari simulati la mattina per farmi alzare per tempo, le sue gambe abbronzatissime al mare d'estate, anche se stava sempre sotto l'ombrellone. Guardare insieme anche a mia madre "la puntata" (ndr beautiful) alle due, quando tornavo dall'università, e ascoltare le ultime stramberie della vicina di casa che inventa di sana pianta la vita della figlia, che un giorno è archeologa, un altro medico, e poi chissà. Una cena di San Valentino preparata a quattro mani, andare a casa sua a guardare la tv la sera, quando litigavo con mia mamma. Quella volta che per il mio compleanno ho fatto il diavolo a quattro finché non è venuta a pranzo a casa mia a Trieste, ed è stato il più bel compleanno della mia vita, una pallina di gelato gusto malaga (il suo gusto preferito), i bigliettini di Natale, un mazzetto di violette, telefonarle la sera, quando ormai non abitavo più a Padova, e farmi raccontare la trama dell'episodio di un posto al sole. I miei primi lavori a maglia, che lei regolarmente disfaceva perché imprecisi e finiva di nascosto perché non aveva pazienza, e i miei ultimi lavori a maglia, in cui lei era la mente ma io ero le mani, perché le sue non riuscivano più.

E oggi, nonna, compi gli anni, e abbiamo trent'anni di ricordi assieme, e so che non è un buon periodo per te, che sei stanca e provata, ma per accumulare ricordi non servono le energie, né gambe forti, né mani ferme... quindi ti propongo questo: mettiamo da parte ancora tanti e tanti ricordi assieme, io ne ho già in mente un po', e le tue mani saranno anche stanche e sempre fredde, ma sono ancora grandi e forti (ha aperto a mani nude una pentola ancora in pressione tre mesi fa) e io non ho più denti da estrarre (almeno spero) ma puoi sempre farmi una carezza, anche con le mani gelate, ed io sarò contenta.

Buon compleanno nonna!

Alice





4 commenti:

  1. Tanti auguri allora!
    I nonni per me sono molto importanti. Purtroppo adesso ho solo la nonna paterna e spero tanto di averla accanto ancora a lungo

    RispondiElimina
  2. Grazie cara Chiara, sto proprio per andare a trovare mia nonna per festeggiare con lei! Hai ragione, i nonni sono una grande ricchezza, le nostre radici, la nostra memoria...

    RispondiElimina
  3. che dolcissimo post... buon compleanno a tua nonna anche da parte mia

    RispondiElimina
  4. confesso: la lacrimuccia è rotolata giù..! bellissimo post e azzeccatissimo regalo. nonna - e non solo nipote - fortunata, la tua. auguri a distanza!

    RispondiElimina