venerdì 22 luglio 2011

Milano: odi et amo.

Dovete sapere che ho un'ossessione compulsiva per le liste. Quando sono stressata io scrivo una lista: vanno bene le liste della spesa, meno bene le liste di cose da fare, che' possono far salire l'ansia, e andavano fortissimo in tempo di preparativi di matrimonio le liste di invitati, ospiti dell'albergo, destinatari di partecipazioni e quant'altro.

Bianconiglio lo sa... e le teme... specie durante lunghi viaggi in macchina in cui lui guida e io mi annoio, ormai riconosce i sintomi prima ancora che la patologia si manifesti, cerca di bloccare lo sviluppo della malattia ma alla fine si arrende con un:"No, non dirmi, vuoi fare una lista!"

Ora però ci siamo sposati, e ho fatto la spesa l'altro giorno, e sono stressata anche se sono appena tornata da una vacanza di 3 settimane (tra l'altro non so come farò l'estate prossima quando 3 settimane saranno il massimo che avremo di vacanze, anche questo pensiero mi stressa non poco), quindi ho deciso di fare una lista delle cose che odio e che amo di Milano, anche se temo che la prima parte supererà di gran lunga la seconda.

Cose che odio di Milano:

- la cosa che odio di più in assoluto è che la gente ha sempre fretta, hanno fretta ai semafori, nelle stradine, all'uscita e all'entrata dalla metro, sulle scale mobili (Milano è l'unico posto che conosco in cui le scale mobili hanno la corsia di sorpasso), sulle scale dei condomini... mi chiedo se abbiano tutti fretta anche quando sono a casa loro...

- poi detesto che la gente, sarà che ha fretta, ma è spesso inferocita e inacidita, nei negozi, agli sportelli, al telefono, mai che abbiano voglia di fare due parole, di scambiare un sorriso, di commentare che tempo fa... so che sono comunicazioni superficiali, ma io ho fatto tante "ciacole" con le signore anziane sul bus che prendevo per andare al lavoro a Trieste, e mi ci divertivo

- odio e aborro il fatto che quasi tutti a Milano non conoscono la parola "permesso": già che avete sempre fretta, e vi si sloga la mascella a fare un sorriso, almeno dite "permesso" invece di spintonare e travolgere gli altri borbottando chissà che imprecazioni in milanese!

- anche se è indispensabile per la vita da pendolari che facciamo, odio con tutta me stessa la metro, è grigia, puzzolente, sottoterra boh insomma è una metro, ma io la odio...

- odio il Duomo, lo so che è bellissimo e suggestivo e tutto, ma a me non piace, non mi piaceva nemmeno quando non vivevo qui, diciamo che mi sta antipatico e basta

- odio quando entro alla Rinascente e per prendere la scala mobile devo schivare dieci commesse/i superlampadati vestiti di nero da capo a piedi che mi vogliono far provare un profumo anche se mi vedono che già sto per starnutire

- odio il negozio di Louis Vuitton

- odio le commesse/proprietarie del negozio di P*orselli

- odio i medici di base: ne ho già cambiati due, la prima dottoressa dopo che aveva confessato che lei non aveva mai curato una varicella e quindi consigliava a Bianconiglio (che se l'è presa l'anno scorso) di rivolgersi a uno specialista!!! La seconda dottoressa visita solo su appuntamento: al prima appuntamento ha detto che non poteva fare niente perché dovevo portarle prima tutta la documentazione che mi riguardava (io volevo solo la prescrizione per un emocromo); al secondo appuntamento, dopo aver esaminato la documentazione, mi ha liquidato perché il mio tempo era scaduto e quindi non poteva far niente neanche 'sta volta, al massimo mi avrebbe scritto il giorno successivo la ricetta e l'avrebbe lasciata da ritirare durante gli orari di ambulatorio, orari in cui io sono a Pavia a lavorare. Al terzo appuntamento ho aspettato un'ora e poi mi ha prima cazziato perché non ero passata a ritirare la prescrizione dell'emocromo, e poi dopo un po' di contrattazione ha acconsentito a farmi una nuova ricetta per esami del sangue ("eh già, in effetti, sono esami diversi", ha convenuto con me, dopo aver insistito 20 a minuti perché mi facessi andare bene la vecchia prescrizione che lei aveva conservato). Infine dopo due ore complessive di sofferenza sono uscita con la mia ricetta... ed era SBAGLIATA!!!

- odio che ci voglia più di un'ora e mezza per raggiungere il mare, mi sento soffocare all'idea

- odio il macellaio di Porta Romana, che non mi ha nemmeno voluto dare un rametto di rosmarino assieme al pezzo di carne da arrosto

Ok, magari ho un po' preso la tangente, meglio passare alle cose che amo:

- amo il parco giochi per i bambini che c'è sotto casa mia

- amo il bar-chiosco sempre sotto casa mia, ma ancora più di me lo ama mia madre che vuole sempre prendercisi il panino quando viene a trovarci

- amo i negozi che vendono carta, timbri, ceralacca, e simili, e che a Padova si trovano solo in versione ridotta da Prosdocimi. In particolare amo Paperandpeople, vendono solo carta di tutti i tipi e di tutti i colori. Ci abbiamo comprato quella per le partecipazioni di matrimonio, per fare le gru, i menu, il tableau, i coni riso, insomma tutto... e con questa scusa io ci ho passato i pomeriggi girando tra gli scaffali e toccando i fogli campione, bellissimo

- amo l'albero enorme che circonda il nostro minuscolo terrazzino al sesto piano, soprattutto d'estate, mi fa scordare per un attimo di essere in una metropoli

- amo la grande rotonda che si vede dal terrazzino d'inverno, la sera, quando è coperta di neve e illuminata dai lampioni, e le macchine vanno piano piano, quasi al rallentatore, e i suoni sono ovattati per la neve e perché io sono al sesto piano, e mi bevo un the caldo profumato di spezie aspettando che Bianconiglio torni a casa

- amo il sabato mattina andare in piscina con Bianconiglio al nostro corso di nuoto, nella piscina al parco Solari, fare la doccia chiacchierando con le compagne di corso, e poi sbafarci un enorme cornetto con cappuccino al bar di fronte

- amo l'aeroporto di Linate, ché per andarci ci mettiamo quindici minuti e quindici euro di taxi, ed è il primo aeroporto da cui sono più le volte che siamo partiti insieme che quelle in cui ci siamo salutati

- amo i taxi (ma quelli li amo in tutte le città ;)), i tassisti sono quasi gli unici milanesi con cui instauro una relazione sociale occasionale (vedi le ciacole di sopra)

- amo le ballerine della P*orselli, e soprattutto il fatto che costano 30 euro in meno che a Padova

- amo Corso di Porta Romana, e soprattutto il bar della Crocetta

- di Milano, poi, amo moltissimo il fatto che abbiano mandato a casa con un calcio nel sedere la Moratti e che ora abbiamo un sindaco di sinistra, almeno...

- ma la cosa che amo di più di Milano è che io e Fra possiamo vivere assieme, che ci ritroviamo tutte le sere per mangiare insieme, che facciamo la spesa insieme all'Esselunga, come nella canzone di Battisti, ... sarà per questo che da quando ci siamo trasferiti qui stiamo sempre attaccati come due bottoncini automatici!


5 commenti:

  1. ho vissuto un anno e mezzo a Milano... e ho rivisto la città che ricordavo in molti punti elencati nella tua lista

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  2. Davvero Bussola? Ma chi vince nel tuo cuore tra Milano e Roma? Mi sa che indovino la risposta ;)

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  3. Io a Milano non sono mai stata.
    Volevo andarci a maggio per il mio compleanno, ma gli "eventi" mi hanno portata altrove.

    Comunque, noto che la fretta delle persone è una caratteristica di chi abita nelle grandi città. Anche a Bologna è così e io odio questa cosa.
    Si può anche essere di fretta, per carità.
    Ma la fretta è brutta quando diventa maleducazione. E poi a me la gente di corsa mette ansia.

    La mattina vedo decine di persone correre in giacca e cravatta dalla macchina alla stazione. Ti travolgono in due secondi.
    Svegliarsi dieci minuti prima la mattina è troppo stressante?
    Mah!

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  4. ps: anche io sono fissata con le liste.
    Ne faccio troppe.
    Però almeno così sono sicura di avere tutto (o quasi) sotto controllo! ;-)

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  5. Quello di avere tutto sotto controllo sarebbe anche il mio obiettivo, ma ahimé più faccio liste più c'è qualcosa che resta fuori ;)

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